21 Novembre – Presentazione
della Madre di Dio al Tempio

Il  21 Novembre di ogni anno la Chiesa orientale fa memoria della Presentazione della Santissima Madre di Dio al Tempio.
Nata da una tradizione antichissima, la festa è diventata nel mondo bizantino una delle grandi solennità mariane, insieme con la Natività e la Dormizione. “L’ingresso (in greco ‘isodos‘, in slavo ‘vveelenie‘ ) al Tempio della Santissima Madre di Dio” è riferito nell’apocrifo Protoevangelo di Giacomo con i seguenti particolari: all’età di tre anni la bambina predestinata fu condotta dai genitori al Tempio, preceduta da fanciulle che recano fiaccole; il sacerdote Zaccaria, futuro padre del Battista, l’accoglie benevolmente, ed essa danza festosa davanti all’altare. Poi nei recessi inviolabili del Santuario la bimba cresce, nutrita da un angelo. Ecco in qual modo due strofe dell’ufficiatura riferiscono poeticamente questi particolari
“Si rallegra il cielo e con esso la terra, vedendo il Cielo spirituale, la Vergine sola immacolata,
avanzarsi verso la casa di Dio per esservi allevata con venerazione.
Zaccaria si rivolge a lei esclamando pieno di meraviglia:
‘Porta del Signore ,io apro davanti a te le porte del Tempio;
in esso tu danza con gioia, perché io so e credo
che la redenzione di Israele è  già prossima
e che da te nascerà il verbo di Dio, che dona al mondo la sua grande misericordia’” .
“Nell’interno del Tempio di Dio viene offerta Ia Vergine tutta santa,
iI Tempio che contiene Ia Divinità;
alcune fanciulle la precedono portando fiaccole.
I degni coniugi, Gioacchino ed Anna, suoi genitori, trasaliscono di gioia,
per aver generato colei che deve concepire il Creatore.
Ed essa, tutta immacolata,entrando con passo esultanza nei tabernacoli divini
e nutrita dalla mano di un angelo, appare come Ia madre dei Cristo,
che dona al mondo Ia sua grande misericordia“
(Aposticha della festa)

Resurrezione

Questa tradizione era già diffusa in Oriente, quando Giustiniano fece costruire a Gerusalemme fa Chiesa di S. Maria Nuova, in prossimità dell’area de! Tempio, presumibilmente per ricordare l’avvenimento stesso.

L’ufficiatura bizantina (sec . VIII-IX ) mette in evidenza di questo fatto diversi aspetti: degni di meditazione, sottolineati dagli inni dell’ufficio liturgico:

  • Anzitutto, si tratta di una nuova tappa della storia e della salvezza.
  • In secondo luogo, vi è una evidente tipologia del Tempio, già tradizionale nei Padri: il Tempio e simbolo di Maria stessa, nella quale realmente venne ad abitare il Verbo Incarnato.
  • In terzo luogo, si vede in questo ingresso l’atto di offerta al Signore di Maria per divenire la dimora del Dio incarnato.

(per una lettura completa: Enrico Galbiati – La Presentazione al Tempio nella liturgia bizantina  «Russia Cristiana», 2/1961;
consultabile, previo abbonamento a “la Nuova Europa”, cliccando qui)

Traduzione del brano

In questo giorno la Vergine tutta Immacolata vien presentata al Tempio, perché in Lei possa abitare il Re di tutti, Dio, Colui che alimenta l’intera nostra esistenza. A Lei inneggiamo come fece l’angelo: “Rallegrati, benedetta tra tutte le donne!”.

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