25 Marzo – Annunciazione: “l’inizio della nostra salvezza”

Svelandoti il piano preparato prima dei secoli
Gabriele si fermò davanti a Te o Vergine
e porse il suo saluto dicendoti:
“Terra ancora non seminata, rallegrati!
Roveto che arde senza consumarsi, rallegrati!
Abisso insondabile, rallegrati!
Ponte che conduce fino al cielo, rallegrati!
Scala innalzata che Giacobbe in sogno contemplò, rallegrati!
Vaso divino della manna, rallegrati!
Tu che ci liberi dalla maledizione, rallegrati!
Tu che rialzi Adamo, rallegrati!
Il Signore è con Te”

(Annunciazione – primo sticheron della festa )

Il primo sticheron della festa è stato musicato tra gli altri da P.Chesnokov
E’ possibile consultare e scaricare lo spartito dello sticheron della feste nelle diverse versioni (previa iscrizione); clicca qui per accedere alla pagina dell’archivio dei brani delle feste dell’anno liturgico

“Il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la Sua Gloria
Gloria come di unigenito dal Padre,
pieno di Grazia e di Verità.”  (Gv  1, 14)

Una delle dodici grande feste dell’Anno Liturgico bizantino, l’iniziativa di Dio che fonda la speranza di ogni cristiano  
“…Ecco la serva de Signore: avvenga di me secondo la tua parola”. Non è una cosa che possa dire una persona piena di sé, che vive per affermarsi e incensarsi; non la dirà la superbia che impregna un mondo in cui ciascuno cerca di dimostrare di essere il più potente, più forte, più intelligente, più furbo degli altri. L’ha detta, invece, e l’ha detta a nome di tutti noi, di tutti gli uomini, a nome di tutto il mondo, una Vergine umile e pura di cuore. Ascoltando le Sue parole, noi entriamo in una dimensione totalmente nuova della vita e il nostro cuore percepisce tutta la bellezza, la profondità e la forza di questa umiltà, che sola può rivelarci Dio, donarci il cielo e indicarci la via… Come quando apriamo le imposte e d‘un tratto la nostra casa, fino a un attimo prima buia e tetra, viene inondata dalla luce esaltante del sole primaverile, così si apre anche il nostro cuore, e vi penetrano la luce e la gioia del saluto angelico: ”Rallegrati!”. E’ la festa del cielo che scende a toccare la terra, e della terra che accoglie in sé il cielo, realmente e in pienezza. “Ti annuncio, o terra, una grande gioia, celebrate, o cieli, la gloria di Dio””
(A.Schmeman, “I passi della fede” – Ed. la casi di Matriona; se vuoi acquistare il libro clicca qui))

 

“In Te si rallegra, o ricettacolo di grazia, ogni creatura, il coro degli angeli e il genere umano. Tempio santificato e paradiso spirituale, gloria della verginità. Da te prese carne Dio e divenne bambino Colui che è nostro Dio prima dei secoli. Egli fece del tuo grembo il suo trono e rese più vasto dei cieli il grembo tuo. In Te si rallegra, o ricettacolo di grazia, ogni creatura. Gloria a te- (S.Giovanni Damasceno –  inno alla Madre di Dio della Liturgia di San Basilio)

“La gioia dell’evento della Incarnazione è evidente nell’Annunciazione, dove il saluto di Gabriele alla Vergine di Nazareth si riallaccia all’invito alla gioia messianica: ‘Rallegrati, Maria”. A questo annuncio approda tutta la storia della salvezza anzi, in certo modo, la stessa storia del mondo. Se infatti il disegno del Padre è di ricapitolare in Cristo tutte le cose, è l’intero universo che, in qualche modo, è raggiunto dal divino favore con cui il Padre si china su Maria per renderla Madre del suo Figlio.”  (San Giovanni Paolo II)

(da “il Rosario meditato con le icone” – Ed. la Casa di Matriona ) per acquistare il testo completo clicca qui

 

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